Il mio amore per i robots nasce negli anni ’70. L’epoca dell’infanzia quando certi cartoni animati, come Goldrake, erano oggetto di discussioni e critiche perché si diceva incitassero alla violenza.

Questi robottini sono prima di tutto un omaggio al mio sguardo di bambina ma (dopo mesi dalla strage di Charlie Hebdo) continuo a dedicare dei mosaici al mondo dei disegnatori.

Le mie creature/creazioni impugnano, nelle buffe manine a mosaico, dei mozziconi di matita. Simbolo del primo strumento da disegno che stringono maldestramente in mano i bambini.

Appartengo alla schiera di quanti vorrebbero che nelle scuole di tutto il mondo, invece delle croci o di qualunque altro simbolo religioso e politico, ci fossero pareti colorate e la possibilità di esplorare a mente aperta l’universo di sapere contenuto nelle biblioteche “armati” di segnalibri e di mouse.